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Un figlio con disabilità è una Ferrari, con la carrozzeria ammaccata!

| Anna Senatore |

Oggi ho scelto per questo articolo un titolo fuori dal comune…per parlare di Disabilità.

Questo video, vuole essere un invito a vedere i figli per il valore inestimabile che custodiscono nell’anima, e non per la “carrozzeria ammaccata” del loro corpo.

Partendo dal presupposto che ogni genitore dal momento in cui concepisce un figlio, dovrebbe sentirsi privilegiato, quando arriva a destinazione il “dono”, a prescindere che abbia un “difetto” di fabbricazione oppure, arrivi con la “scatola ammaccata”.

E dopo questa metafora (mi piacciono tanto), proseguirò metaforicamente parlandoci di come, in molte occasioni ho avuto la sensazione che i genitori coinvolti nella disabilità dei loro figli, li vedessero come una Ferrari difettosa, e non riescono a farsene una ragione!

La guardano dispiaciuti, arrabbiati, amareggiati e frustrati, dimenticandosi che non è una automobile come le altre! Vedono solo la carrozzeria ammaccata e la custodiscono in garage, per paura che possa subire un danno peggiore..

Concentrano tutte le loro energie per riparare e aggiustare l’involucro esteriore, dedicando tempo alla manutenzione, alla pulizia, e alla lucidatura del telaio. La coprono per non farla sporcare e, poiché hanno ricevuto un “modello fuori catalogo” oppure “difettoso” non essendo conforme agli altri modelli, la considerano inferiore.

Non credono più nel suo valore, e pur avendo ricevuto in dono una Ferrari, nonostante abbia il “Cavallino rampante” la guardano con occhi diversi… In caso di Disabilità motoria, dedicano così tanto tempo alla “carrozzeria” danneggiata, dimenticando che il motore, (Testa e Cuore) non sono affatto compromessi!!

Dimenticano che la Ferrari abbia il suo straordinario pieno di “benzina” (risorse, virtù, forza d’animo e talenti) e, invece di accendere il motore e andarsi a fare un bel giro, per godersi la vita in  giro  per il mondo,  la lasciano “parcheggiata” nel garage!!

In questi anni ho osservato che si preoccupano eccessivamente dello stato di salute del corpo, che rappresenta sicuramente un aspetto fondamentale, ma dimenticano che quel bambino/a, ha bisogno di essere cresciuto come ogni altro bambino.

Bisognerà lasciare spazio al gioco, alla leggerezza, alle attività sociali, per sviluppare e nutrire la sua Anima e il suo Spirito. Ed incece per timore di non fare abbastanza,e di non essere dei bravi genitori, si concentrano sulla malattia, e fanno delle scelte in funzione della malattia, li considerano fragili e inadeguati e a causa di un eccesso di  protezione e di responsabilità, vivranno la loro Vita in funzione di quella disabilità e, faranno percepire ai figli, con le continue manutenzioni di avere un “catorcio difettoso”, dimenticandosi che quell’auto “parcheggiata” è una Ferrari.

E, dopo anni e anni, si ritroveranno molto probabilmente la batteria scarica, la benzina evaporata e, con molta probabilità, anche le ruote a terra!

La cosa triste, è che non stiamo parlando di auto, ma di  che giovani uomini e donne che  hanno un Cuore, un’ Anima, pensieri, desideri, emozioni, sogni, sentimenti… Ma sono visti solo per l’aspetto esteriore e nessuno li vede!

Bambini e bambine coinvolti nella Disabilità, arrivano in età adulta con un senso di vuoto affettivo e sensoriale, perché è mancata loro la relazione sentimentale ed esperenziale fuori dal contesto familiare. Nasce così la frustrazione, l’impotenza, la rabbia e il conflitto sia dentro che fuori.

L’esperienza nel 2018 che ho vissuto come OEAS grazie al mio Tirocinio (il primo in Italia), con un ragazzo che ha richiesto Assistenza Sessuale all’Associazione Love Giver, mi ha mostrato aspetti che ignoravo.

Con lui ho scoperto che una persona con Disabilità motoria può arrivare, alla soglia dei 40 anni, senza aver dato un primo bacio durante l’adolescenza o restare abbracciato ad una donna in età adulta. Dal 2019 grazie al percorso che  ho ideato per offrire Assistenza Olistica, ho scoperto  mio  malgrado, che a causa della disabilità, un uomo può negare ad un uomo può arrivare addirittura  a 53 anni,  senza aver ricevuto un tocco amorevole e un contatto intimo con una donna.

E per intimità intendo poter stare abbracciato in nudità o ricevere un Massaggio con olio caldo senza sentirsi a disagio per il suo corpo dismorfico.

👉 In questo link potrete ascoltare la sua testimonianza e, se siete coinvolti personalmente o, indirettamente dalla disabilita vi invito a riflettere e a pensare perché ad una persona con un corpo “non conforme” viene negata una vita sentimentale e sessuale.

Vorrei pertanto invitare i genitori e i familiari coinvolti da disabilità gravi, che la sfida più grande da affrontare è di riuscire a credere nelle potenzialità dei loro figli, fratelli o nipoti.

Scrivo con il cuore a nome di tutti i figli che non hanno il coraggio di esprimere i propri bisogni e desideri, nella speranza che genitori sensibili, possano farsi delle domande e accogliere le richieste dei figli che meritano di essere visti oltre l’aspetto fisico e oltre l’handicap.

È fondamentale guardare oltre la disabilità e iniziare a considerare il corpo come una cassaforte che  custodisce la preziosità nel loro mondo interiore: potrete scoprire il tesoro nascosto negli aspetti caratteriali, nelle loro abilità, nei loro desideri e nelle loro ambizioni.

Se voi per primi non vedete il tesoro, e non li aiutate a sviluppare le capacità per vivere la Vita con pari dignità e pari opportunità, i vostri figli con molta probabilità cresceranno con delle convinzioni errate, e delle credenze limitanti!

Credete fermamente, che i vostri figli, (se hanno capacità cognitive a medio/ alto funzionamento), potranno vivere una vita normale, nonostante la Disabilità fisica! Il video che ho pubblicato all’inizio dell’articolo, vuole essere uno spunto di riflessione per aiutare a comprendere che l’handicap peggiore è quello di farsi limitare dall’handicap!

Ritornando alla metafora, è come se guardaste vostro figlio nella sua disabilità: siete dispiaciuti, arrabbiati, amareggiati e frustrati, e queste emozioni non vi permettono di vedere la preziosa “fuoriserie” e osservare che è unica… non è come le altre!

Se come genitori abbiamo ricevuto in dono dalla Vita una Ferrari “difettosa”, è giusto sapere che solo la carrozzeria è ammaccata, perché il motore funziona perfettamente!!

Una Ferrari non merita di restare “parcheggiata” nel garage per timore che accada qualcosa di peggio! È giusto accendere il motore, e non aver paura di farle fare un bel giro!!

Se avete figli adolescenti con una disabilità intellettiva o motoria, non privateli di un corso di Educazione Sessuale e Sentimentale. I vostri figli avranno bisogno più di altri di un supporto educativo ed esperenziale, perché avranno più difficoltà a comprendere come funziona il loro corpo e come interagire con altri.

Non abbiate paura dell’Amore e della sessualità, perché la paura peggiore che rende schiavi è la PAURA della PAURA.

Solo il coraggio di innamorarsi, può superare la paura di essere respinti.

L’Amore e la Sessualità sono due Forze interconnesse.

Sono Pura Energia Vitale
prive di effetti collaterali, capaci di nutrire l’Anima.

  • L’Amore non è una debolezza, ciò che invece indebolisce realmente sono le paure, le ansie, le preoccupazioni, la vergogna e i sensi di colpa.
  • Non abbiate paura che i vostri figli soffrano per amori non ricambiati, o amori che finiscono!
  • Non fatevi condizionare dalla paura che facciano un incidente, e negate loro di prendere la patente o di andare in giro con altre persone.
  • Non permettete che le vostre ansie privano i vostri figli di autonomia, negando loro l’acquisto di una carrozzina elettrica.

Proteggere la fragilità dei figli costruendo muri e campane di vetro, potrà salvaguardarli da eventuali pericoli, tuttavia è giusto che sappiate che li condannerete ad una prigione dorata senza emozioni e passioni.

Non c’è nessun manuale di istruzione per essere bravi genitori, ma il buon senso e il dialogo, basato sull’ascolto attivo, dovrebbe riuscire a dare e a ricevere fiducia e vivere un clima di armoniosa serenità familiare.

Ci sono tantissime storie, come io stessa ho ascoltato, che raccontano i successi delle persone con Handicap, ma saranno sempre una minoranza.

I figli che hanno avuto genitori dotati di intelligenza emotiva ed intuitiva, hanno cresciuto figli autonomi, indipendenti e realizzati. Fortunatamente ho avuto modo di verificare personalmente che le persone coinvolte nella disabilità motoria, che hanno avuto una Vita normale, avevano genitori aperti e disponibili a mettersi in gioco.

Non è facile ma è possibile. Parlo da genitore e, vi posso garantire che i figli sono una meravigliosa opportunità per migliorare ed evolvere, perché loro sono il nostro specchio e il riflesso del nostro lato ombra.

Rinnegare e rifiutare ciò che non vogliamo guardare, sarà fonte di malessere e sofferenza per noi stessi e per tutta la famiglia. Questo concetto trascende l’aspetto della disabilità. Vale per ogni genitore, riuscire a risolvere le proprie ferite, paure, insicurezze e limitazioni per poter offrire una visione della Vita più leggera e profonda.

Tutte mi hanno riferito di essere immensamente grate alla famiglia e ai medici che hanno contribuito alla loro autostima perché hanno creduto nelle loro abilità caratteriali e nelle loro capacità intellettive.

Il Primo P.A.S.S.O. è il Primo percorso in Italia di Assistenza Sentimentale Sessuale Olistica per chi ha disabilità e per le famiglie che desiderano ricevere il mio supporto come Life Coach genitoriale.

Cliccate 👉 questo link per saperne di più e, se vi fa piacere ascoltare in che modo lavoro con gli adolescenti, vi invito a guardare il video a fine articolo.

Grazie per l’attenzione, vi saluto con un Abbraccio Cosmico.

AnnA❣