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Sessualità e Disabilità: due madri a confronto

La sessualità è un Tabù, quando si unisce alla Disabilità, diventa un doppio tabù. Questo articolo è rivolto in particolare ai genitori che hanno dei figli coinvolti da disabilità fisiche e intellettive affinchè possano essere sensibilizzati su questo tema.  In questo articolo darò voce ad un uomo di 30 anni che vive con frustrazione e sofferenza, l’incapacità di poter avere un dialogo e un supporto da sua madre e la testimonianza di una madre che, invece di evitare l’argomento lo affronta sfidando dubbi e sensi di colpa, pur di dare supporto al figlio adolescente.

Dal 2018 la mia attività professionale di Consulente del Benessere psicofisico ed energetico, ha incluso anche le persone con disabilità, sia con handicap fisici che cognitivi per accompagnarle attraverso il Massaggio o i percorsi Evolutivi a sperimentare la corporeità e l’approccio intimo alla sessualità.

Negli ultimi mesi del 2019 ho avuto il privilegio di interagire con genitori coinvolti nell’autismo. In entrambi i casi mi hanno scelta per le mie competenze professionali olistiche. Non sono un medico, non sono una psicologa, nè una sessuologa, tuttavia le competenze acquisite in oltre 10 anni di attività professionale, la naturalezza con la quale entro in empatia e la capacità di mettere a proprio agio chi vuole affrontare temi connessi alla sessualità e ai disagi che si vivono nella sfera affettiva e sessuale, risultano avere un peso maggiore, rispetto ad un titolo di studio accademico che non ho ancora acquisito.

L’approccio olistico alla sessualità nasce dal Tantra e dal fatto che rispetto ad un sessuologo, ho la possibilità di insegnare non solo teoricamente educazione sessuale, perchè ho l’opportunità di far sperimentare l’aspetto esperenziale e, quando si tratta di lavorare con adolescenti, riuscire a conquistare la  fiducia dei Genitori, significa ricevere un prezioso riconoscimento e, sapere che non vi sono figure professionali riconosciute, mi hanno motivata a rendere operativa l’Assistenza sessuale Olistica anche nella sfera della Disabilità intellettiva.

Comprendere che i bisogni educativi dei figli, in età adolescenziale riguardano anche la sfera dello sviluppo sessuale è un gesto di grande sensibilità da parte delle famiglie e ringrazio chi, in questi mesi ha creduto in me e mi ha permesso di intraprendere con gioia ed ottimismo una prima sperimentazione in questo campo, così delicato e inesplorato. Ho interagito con i ragazzi coinvolti dallo spettro autistico, sia con il Massaggio Amoreiki che con il Massaggio Zen e, aver integrato quando possibile anche la teoria, ha prodotto ottimi risultati raggiunti in pochi incontri.

Condivido questo screenshot per ribadire che non sono ancora una “Dottoressa” e per far emergere dalle richieste che ricevo, un disperato bisogno di ricevere sostegno nella sfera della sessualità, che fornisca ai genitori una corretta Educazione Sentimentale e Sessuale per i loro figli che non sono preparati ad affrontare questi temi delicati e intimi.

Nel 2018 ho avuto il privilegio di fare la Prima Assistenza sessuale in Italia, accompagnando un uomo di 40 anni a vivere il suo primo approccio intimo con una donna. Il tirocinio si è concluso dopo alcuni mesi, restituendo al mio Assistito la certezza che fosse un uomo nonostante non camminasse sulle sue gambe e avesse una limitata mobilità delle braccia.

Questa esperienza mi ha insegnato che spesso chi nasce con un handicap, si identifica quasi sempre con la malattia e si definisce “disabile”, il primo passo inizia proprio dal favorire la percezione che si è un uomo o donna a prescindere dalla disabilità, ragione per la quale mi sforzerò di utilizzare il termine uomo o donna con disabilità e non disabile.

Mi auguro che l’Assistenza sessuale Olistica in Italia possa diventare una realtà concreta in grado di sostenere le persone portatrici di handicap o con malattie congenite per offrire una risposta adeguata, priva di pregiudizio, a chi esprime un bisogno di ricevere Educazione Sessuale e un contatto affettivo e/o sessuale. Purtroppo questi bisogni, pur rientrando nei diritti costituzionali di ogni cittadino italiano, non sono ancora compresi dalle famiglie, dalle Scuole, e dalle Associazioni impegnate nel Sociale.

La ragione risiede nel fatto che la sessualità è un argomento che, nella maggioranza dei casi crea disagio e imbarazzo e, di conseguenza non riescono ad offrire, quel supporto educativo ed esperienziale perché si preferisce evitare o negare il bisogno.

Recentemente un ragazzo con una invalidità consapevole di avere un deficit cognitivo, aveva mostrato interesse e curiosità dopo aver trovato il mio sito web e mi ha contattato per ricevere informazioni e supporto attraverso l’assistenza sessuale Olistica. Inizialmente lo ha fatto di nascosto, poi la mamma lo ha scoperto e, avendo trovato la conversazione, mi ha chiamata per sapere chi fossi.

Ho parlato due volte con la signora a distanza di una settimana e le ho spiegato i bisogni del figlio di ricevere un supporto educativo poiché nessuno gli avesse spiegato temi che riguardano la masturbazione e la sessualità.

Vi mostro alcuni screenshot per comprendere meglio attraverso i suoi messaggi la frustrazione e il bisogno disperato di poter parlare con una persona in grado di offrire risposte sulla corporeità, sulla genitalità, il ciclo mestruale, l’uso del preservativo ecc.

 

Dopo aver parlato per la seconda volta con la madre, abbiamo concordato che io bloccassi il numero del figlio, perché non riteneva che potessi essere di aiuto, poiché negli anni precedenti, aveva speso già molti soldi nel dargli un supporto psicoterapeutico, e poichè non aveva avuto dei risultati,  era arrivata alla conclusione, che nessuno potesse aiutare il figlio malato.

Ho ascoltato  la rassegnazione e l’esasperazione di questa madre in difficoltà perché non riusciva a comprendere le esigenze del figlio e, riteneva inutile cominciare il percorso, perché a suo avviso il ragazzo di 30 anni si comportava come un bambino capriccioso che aveva preso cattive abitudini; mi ha raccontato infatti che lo sorprendeva spesso a guardare video porno e a cercare ragazze per fare sesso: ai suoi occhi il figlio era “disturbato” perché il sesso era un “chiodo fisso”. Fine della storia.

E poi ci sono madri che riescono a comprendere i bisogni educativi dei figli con disabilità cognitive lievi e si attivano per essere sostenute e al tempo stesso cercano un sostegno per affrontare le esigenze dei figli nell’età dello sviluppo che include anche la sfera affettiva e sessuale.

In questa foto io ed Elena siamo nel mio Studio per affrontare l’argomento che da un anno circa era motivo di inquietudine perchè suo figlio adolescente mostrava atteggiamenti di forte curiosità verso il corpo femminile e il suo approccio non era più quello di un bambino ma di un uomo con le sue pulsioni sessuali. Elena è la madre che ogni ragazzo adolescente con disabilità vorrebbe, perché ha avuto il coraggio di affrontare l’argomento e di chiedere assistenza sessuale olistica, invece di nascondere il disagio, o far finta che tutto andava bene,  ha preferito intervenire.

Il mio lavoro di Assistente Sessuale Olistica, è un supporto per i genitori che,  pur avendo spiegato ai loro figli l’importanza delle pratiche connesse all’igiene personale, o l’Abc della sessualità hanno delle difficoltà nel gestire alcuni aspetti quotidiani e una figura professionale come me, rafforza le indicazioni ricevute e offre un ponte nella comunicazione.

Gli argomenti che tratto riguardano l’igiene, la conoscenza della corporeità, la masturbazione e il diritto alla privacy nella propria cameretta, la gelosia, le pulsioni sessuali, i primi approcci con l’altro sesso, l’omosessualità,  la contraccezione e “la prima volta”.

Per ascoltare la sua testimonianza, registrata il giorno dopo che il figlio avesse ricevuto il Massaggio Zen , avete a fine articolo 2 video che offrono l’opportunità di mostrarvi in che modo lavoro, richiedo di poter registrare sia gli incontri con i ragazzi che i feedback con i genitori affinchè possa raccogliere la prima documentazione sui percorsi di Assistenza sessuale che per la prima volta in Italia considerano le famiglie coinvolte dalla disabilita sia fisica che cognitiva. In questo link troverete la    PlayList  dedicata a chi desidera approfondire questa tematica tanto delicata quanto trascurata dalle Istituzioni e da molte Associazioni che si occupano di disabilità. Troverete numerosi video in cui le testimonianze raccontano storie straordinarie che sebbene facciano emergere la loro specificità sono accomunate da molti bisogni educativi e affettivi speciali.

Dopo aver letto questo articolo e aver ascoltato la testimonianza di questa madre, se ritenete che l’assistenza sessuale Olistica sia importante per migliorare la qualità di vita delle persone con handicap e dei loro familiari, vi chiedo di aiutarmi a diffondere questa mia Mission. A fine pagina troverete le icone per condividere sui vostro Social e questo è il link per iscrivervi al mio Canale YouTube .

Un Abbraccio Cosmico

AnnA❣